Araba Fenice

29.12.02

L'alternativa al destino è la manifestazione, così come il mutamento è un fenomeno narrativo che inficia il predominio della time-line causale.
Non vi è libero arbitrio né mancanza di libertà se si pensa che si è quel che si è e si vive la vita propria di quel che si è.
"Sono quel che sono!" è la massima affermazione, nel contempo, di libertà e di dipendenza dal destino. Tuttavia, il fatto di essere chi si è non significa che quello che ci avviene sia fisso e prestabilito. La manifestazione di chi si è è variabile, non causale, narrativa, in quanto si tesse combinandosi con trame diverse, adattivamente o creativamente. L'adattività e la creatività non sono alternative: sono la stessa cosa, vista da fuori o da dentro. Adattabilità pura e creatività pura sono uguali a nulla: nel primo caso perché ci si annulla, nel secondo perché nulla può essere creato se non inserendosi almeno parzialmente in qualcosa.
Per questi Il Libro dei Mutamenti o I Ching rappresenta la mutazione della manifestazione e non il divenire del destino. Parla delle manifestazioni possibili all'interno di una data configurazione con una percentuale di adattamento Yin e una di creatività Yang.
È come il mutare d'abito, di costume e delle trame, dei canovacci, delle configurazioni simboliche, dei copioni e il loro succedersi in un divenire non-sequenziale, né solo ciclico, ma ipertestuale, o addirittura ipermediale.
Goffman conosceva I Ching?