Mappa Transpersonale
Il termine "Transpersonale", impiegato da Emmanuel Mounier e il movimento personalista dal 1947 (ma anche dalla psicosintesi di Assagioli dagli anni '20) è passato in voga negli anni '70 con lo studio degli stati di coscienza modificati, dopo essere stato scelto ed enfatizzato da Abraham Maslow nel '69 come ultimo livello della sua famosa scala delle motivazioni umane. Il superamento di sé come bisogno nasce dallo studio delle esperienze di vetta (peack-experience). È la necessità di riporre un significato dell'esistenza che vada al di là delle contingenze quotidiane. Assieme al viennese Victor Frankl, al ceco Staislav Grof, a Carl Rogers, Jim Fadiman, Antony J. Sutich fonda in quell'anno il Journal of Transpersonal Psychology e spiega "Ritengo che la terza via costituita dalla psicologia umanistica debba essere trasizionale, una preparazione per una, ancor più alta, quarta psicologia, transpersonale, transumana, focalizzata sul cosmo più che su bisogni e interessi umani, che vada al di là dell'umano, dell'identità, dell'attualizzazione dell'Io e del resto.
I Padri
Carl Gustav Jung nel '17 introduce il termine "uberpersonlisch" e con l'idea degli archetipi dell'inconscio collettivo postula una dimensione ultrafisica pronta a ospitare le basi del transpersonale.
Roberto Assagioli, 13 anni più giovane di Jung introduce nella psicosintesi dei piani dell'io che, sulla scorta delle discipline orientali, superano l'io e la coscienza strettamente personale.
Robert Desoille, amico di entrambi, introduce il metodo del sogno da svegli guidato, spingendosi a descrivere esperienze prenatali, e comunque estranee all'identità del sognatore
Victor Frankl nel 50, uscito da un campo di concentramento definì il suo metodo logoterapia (da logos verbo, significato creatore vivificante; contrappone alla "psicologia del profondo" la sua "psicologia delle altezze", a indicare (come già fecero Jung, Assagioli e Adler) la priorità della meta progettuale sull'assillo del passato causale o, come si direbbe più di recente, dell'euristico sull'ermeneutico.
Graf Durkheim, di ritorno dal Giappone nel '55, portava a casa una terapia iniziatica fondata sulla consapevolezza del centro corporeo-animico, lo hara e sul rilassamento con "presa a terra", il grounding che verrà poi ripreso da Lowen.
Le tecniche
L'arrivo negli Stati Uniti di questo approccio, oltre all'attenzione di Maslow e altri ricercatori ha corrisposto soprattutto allo sviluppo di tecniche per veri e propri interventi transpersonali, come già in parte si faceva in Europa tra psicosintesi e sogno da svegli guidato. Le tecniche statunitensi sono improntate ad una esperienza di trance radicale e di estrema alterazione degli stati di coscienza (testimoniati già negli anni '70 da un noto film di Kurt Russell). Sicuramente le ricerche del farmacologo svizzero Albert Hofmann sull'ergot e su funghi e cactus sud-americani che dettero origine a sostanze quali l'acido lisergico o la mescalina, ampiamente sperimentate dal loro stesso scopritore, lasciarono il segno su un'intera generazione, da Erns Junger a Walter Voght, da Aldous Huxley a Timothy Leary per finire anche nei laboratori degli psicoterapeuti sperimentali come Stanislav Groff. Come molti altri, Groff si servì di queste esperienze per studiare i livelli di consapevolezza delle persone e la transizione previta-vita-morte(-rinascita).
La tecnica più diffusa e più usata, partorita dallo stesso Groff, è quella dell'iperventilazione, o respirazione olotropica che ha poi posto il metodo usato da quelli del Rebirthing (Orr). Altre tecniche sono il lying di swami Prajnanpad o l'illuminazione intensivadi Yogeshivai Muni e Charles Berner.
Osho Rajnesh e altri guru come Maharashi oltre a prediche e insegnamenti adottavano techiche di trance. Più complesso, il metodo buddhista ha rappresentato forse la via più osservata alla trascendenza dell'Io.
Oltre a Tartang Tulku e Chyogiam Trungpa che hanno avvicinando le tecniche orientali all'occidente parlando la lingua dei destinatari, gli occidentali non sono certo rimasti fermi e i lavori di Ken Wilber e gli eredi di quel gruppo del transpersojnale hanno proposto modelli più moderni, per quanto vicini a quelli di Assagioli, nonché studi e osservazioni molto toccanti degli ultimi giorni della compagna.
Il termine "Transpersonale", impiegato da Emmanuel Mounier e il movimento personalista dal 1947 (ma anche dalla psicosintesi di Assagioli dagli anni '20) è passato in voga negli anni '70 con lo studio degli stati di coscienza modificati, dopo essere stato scelto ed enfatizzato da Abraham Maslow nel '69 come ultimo livello della sua famosa scala delle motivazioni umane. Il superamento di sé come bisogno nasce dallo studio delle esperienze di vetta (peack-experience). È la necessità di riporre un significato dell'esistenza che vada al di là delle contingenze quotidiane. Assieme al viennese Victor Frankl, al ceco Staislav Grof, a Carl Rogers, Jim Fadiman, Antony J. Sutich fonda in quell'anno il Journal of Transpersonal Psychology e spiega "Ritengo che la terza via costituita dalla psicologia umanistica debba essere trasizionale, una preparazione per una, ancor più alta, quarta psicologia, transpersonale, transumana, focalizzata sul cosmo più che su bisogni e interessi umani, che vada al di là dell'umano, dell'identità, dell'attualizzazione dell'Io e del resto.
I Padri
Carl Gustav Jung nel '17 introduce il termine "uberpersonlisch" e con l'idea degli archetipi dell'inconscio collettivo postula una dimensione ultrafisica pronta a ospitare le basi del transpersonale.
Roberto Assagioli, 13 anni più giovane di Jung introduce nella psicosintesi dei piani dell'io che, sulla scorta delle discipline orientali, superano l'io e la coscienza strettamente personale.
Robert Desoille, amico di entrambi, introduce il metodo del sogno da svegli guidato, spingendosi a descrivere esperienze prenatali, e comunque estranee all'identità del sognatore
Victor Frankl nel 50, uscito da un campo di concentramento definì il suo metodo logoterapia (da logos verbo, significato creatore vivificante; contrappone alla "psicologia del profondo" la sua "psicologia delle altezze", a indicare (come già fecero Jung, Assagioli e Adler) la priorità della meta progettuale sull'assillo del passato causale o, come si direbbe più di recente, dell'euristico sull'ermeneutico.
Graf Durkheim, di ritorno dal Giappone nel '55, portava a casa una terapia iniziatica fondata sulla consapevolezza del centro corporeo-animico, lo hara e sul rilassamento con "presa a terra", il grounding che verrà poi ripreso da Lowen.
Le tecniche
L'arrivo negli Stati Uniti di questo approccio, oltre all'attenzione di Maslow e altri ricercatori ha corrisposto soprattutto allo sviluppo di tecniche per veri e propri interventi transpersonali, come già in parte si faceva in Europa tra psicosintesi e sogno da svegli guidato. Le tecniche statunitensi sono improntate ad una esperienza di trance radicale e di estrema alterazione degli stati di coscienza (testimoniati già negli anni '70 da un noto film di Kurt Russell). Sicuramente le ricerche del farmacologo svizzero Albert Hofmann sull'ergot e su funghi e cactus sud-americani che dettero origine a sostanze quali l'acido lisergico o la mescalina, ampiamente sperimentate dal loro stesso scopritore, lasciarono il segno su un'intera generazione, da Erns Junger a Walter Voght, da Aldous Huxley a Timothy Leary per finire anche nei laboratori degli psicoterapeuti sperimentali come Stanislav Groff. Come molti altri, Groff si servì di queste esperienze per studiare i livelli di consapevolezza delle persone e la transizione previta-vita-morte(-rinascita).
La tecnica più diffusa e più usata, partorita dallo stesso Groff, è quella dell'iperventilazione, o respirazione olotropica che ha poi posto il metodo usato da quelli del Rebirthing (Orr). Altre tecniche sono il lying di swami Prajnanpad o l'illuminazione intensivadi Yogeshivai Muni e Charles Berner.
Osho Rajnesh e altri guru come Maharashi oltre a prediche e insegnamenti adottavano techiche di trance. Più complesso, il metodo buddhista ha rappresentato forse la via più osservata alla trascendenza dell'Io.
Oltre a Tartang Tulku e Chyogiam Trungpa che hanno avvicinando le tecniche orientali all'occidente parlando la lingua dei destinatari, gli occidentali non sono certo rimasti fermi e i lavori di Ken Wilber e gli eredi di quel gruppo del transpersojnale hanno proposto modelli più moderni, per quanto vicini a quelli di Assagioli, nonché studi e osservazioni molto toccanti degli ultimi giorni della compagna.